Commento Foriano, di Peppe D'Ambra

SANITA' DOPO I RINCARI I CONTROLLI
Per placare la protesta popolare sono iniziati i controlli negli ospedali
La rabbia è stata tanta e tantissimi i cittadini che non si danno pace per gli ultimi rincari (le nuove tasse governative e regionali sulla salute), che hanno interessato solo le tasche dei poveri cristi. Da una settimana i mass media nazionali stanno dando ampio risalto ai blitz dei carabinieri e degli ispettori ministeriali nei vari ospedali di tutta la penisola. Ad essere interessati sono per il  momento solo quelli di una certa importanza e stanno venendo fuori situazioni davvero imbarazzanti, come d'altronde hanno denunciato da tempo diversi organi di informazione.

Bene ha fatto “Striscia la Notizia” a ricordarlo all’attuale ministro della salute Livia Turco, la quale ha cercato di difendersi arrampicandosi sugli specchi e non convincendo proprio nessuno. Anche nel nostro piccolo, questo giornale e il sottoscritto da tempo denunciano tutti i disservizi e gli sperperi di danaro pubblico che hanno interessato la nostra salute, ma nessuno organismo politico o giudiziario è sceso in campo fino ad oggi. È davvero triste osservare che questi controlli partano solo a comando e con l’avviso preventivo; nonostante questo sono tanti i disservizi che emergono. La tragica situazione igienico sanitaria in cui versa il maggior ospedale dell’Italia Meridionale “Il Cardarelli” sono anni che viene denunciata e messa in evidenza da Blitz e controlli di ispettori ministeriali del passato recente e remoto, ma continua  a sopravvivere tristemente nonostante tutto e, dopo il clamore di pochi giorni, ritorna nel dimenticatoio in attesa dell’ennesima boutade pubblicitaria del ministro di turno o dell’ennesimo tragico scandalo. L’unico dato che rimane incontrovertibile è l’ennesima gabella istituita da questo Stato e da questa Regione per un servizio sempre più scadente, che vedono proprio i vertici di questo Stato portarsi presso strutture sanitarie straniere quando ne hanno bisogno.

PROSSIME ELEZIONI AMMINISTRATIVE ISOLANE
Saranno caratterizzate dall’assenza clamorosa del partito di maggioranza relativa in Italia “Forza Italia”. Nei comuni isolani in cui si andrà a votare molto probabilmente sarà proprio questo simbolo a non essere presente. L’unico comune isolano, quello di Ischia, in cui era presente i vertici provinciali del partito stanno facendo di tutto per farlo scomparire; così come è già avvenuto per Barano, Casamicciola Terme, Lacco Ameno e Serrara Fontana. Una assenza che onestamente non è che mi interessi più di tanto, ma che mi serve per cercare di capire quali saranno le prospettive politiche dei prossimi sfidanti che scenderanno in campo nella prossima tornata elettorale. Sarà una scelta sempre più difficile per chi vorrà seguire la propria ideologia politica, perché molte poche saranno le differenze politiche fra le liste che scenderanno in campo. D'altronde in un’isola da sempre a maggioranza stracciata di destra diventa davvero patetico ritrovare, uomini che hanno contraddistinto la propria vita politica con l’appartenenza a destra, in liste di matrice sinistra o viceversa. Da anni purtroppo stiamo assistendo a questi sconci cambiamenti che purtroppo non scalfiscono per nulla il potere elettorale di chi si macchia di questa onta. A Forio per esempio nell’ultima competizione elettorale erano presenti ben quattro liste civiche che si riconoscevano in partiti di sinistra e nessuna lista di chiara marca di centro destra. A Casamicciola succederà la stessa cosa, mentre a Lacco Ameno a mancare sarà una lista di matrice sinistra. A Barano alla lista di sinistra del Sindaco uscente prof. Gaudioso, non si capisce ancora quale sarà la caratterizzazione della lista che si presenterà in contrapposizione. Tutto ciò è determinato, secondo il mio modesto modo di vedere, dal fatto che sono venuti a mancare le sedi istituzionali dove, oltre all’attività politica, crescevano i nuovi soggetti politici con ideologie ben marcate. Oggi il candidato viene valutato esclusivamente per il numero dei voti in possesso e solo grazie ad esso diventa credibile e candidabile.

DIRITTI CIVILI E CERTE BATTAGLIE
Durante queste ultime giornate di festa molto speso sono stato in giro per le strade di Napoli e la mia attenzione, come sempre più spesso sta accadendo, è stata attratta dai manifesti presenti sulle mura della città. Questa volta il manifesta che ha attratto la mia attenzione è stato, per l’ennesima volta, un manifesto di Rifondazione Comunista che annunciava un dibattito sui diritti delle coppie Gay e, sul manifesto, compariva a lettere cubitali il nome dell’on Luxuria. Che volete, a me la prima cosa che è balzata nella mia piccola testa è stato il pensiero delle battaglie radicali portate avanti nella seconda metà degli anni settanta che vedevano come maggiori antagonisti propri i bigotti (così li chiamavano allora) della sinistra che ci accusavano di voler porre un freno al radicamento della sinistra in Italia con battaglie che non sarebbero state capite e condivise dalla maggioranza del popolo italiano. Oggi scusatemi tanto ma oltre ad un motivo di orgoglio per aver constatato che finalmente anche loro hanno iniziato a battersi per i diritti di tutti, un certo senso di fastidio mi assale per la loro ipocrisia passata e recente.

ISCHIA CALCIO
Quello che sta accadendo all’interno di quella società, nonostante gli ottimi traguardi raggiunti fino ad oggi, è la classica dimostrazione della mancanza di veri sportivi in quel comune dell’isola. Più che di sportivi si avverte la mancanza di uomini che amano lo sport e che per esso sono pronti a fare qualche sacrificio personale di natura economica. Ho la netta sensazione che in quella società lo sport preferito è quello di “fottere” con gli attributi altrui, molto probabilmente perché non si è soddisfatti dei propri. Lo sport del calcio ha raggiunto certi livelli in passato solo grazie a pochi magnati locali che ci hanno rimesso ingenti ricchezze, non appena sono venuti  a mancare è finito il calcio in quel comune e solo grazie ad un titolo scippato alla vicina Forio si è ritornati a fare calcio; ci sono voluti poi ben otto anni e il ritorno alla presidenza di un non ischitano per fare il salto di categoria e gettare le basi per un futuro tranquillo. Peccato che anche questo tentativo si sia fatto fallire e oggi l’unica cosa che emerge sono gli interventi pubblici sproporzionati e inutili che gettano solo fango sull’intera isola. Per piacere abbiate la bontà di tacere soprattutto quando vi trovate sotto il “muso” i microfoni della RAI che portano il vostro pensiero in tutto il mondo.