Modena: Sanità, Leoni alla Regione: Non chiudere il reparto di Geriatria a Pavullo nel Frignano. Troppi tagli alla sanità dell’appennino modenese

"Sembra un bollettino di guerra. Ogni giorno un taglio nuovo per la sanità dell’appennino modenese. La Regione impedisca la soppressione del reparto di Geriatria dell'ospedale di Pavullo nel Frignano e la sua trasformazione in reparto di Lungodegenza".
E’ la richiesta formulata alla Giunta Errani dal Consigliere regionale Andrea Leoni attraverso un'interrogazione.

"Nel Pal della sanità per la provincia di Modena si prevedeva la trasformazione del reparto di Geriatria dell'ospedale di Pavullo in un reparto di Lungodegenza con nessuna perdita, sulla carta, di posti letto. Il problema è che in realtà si avrebbe invece una perdita netta di 33 posti letto per acuti (i 23 di geriatria, che diventando lungodegenza non sarebbero più disponibili ed i 10 che sparirebbero in seguito all'accorpamento di chirurgia con ortopedia).
Questa situazione - continua Leoni - è stata portata all'attenzione degli addetti ai lavori da parte del Comitato dei Geriatri dell'Emilia-Romagna che, nonostante abbiano dimostrato con studi scientificamente validati che i reparti di Geriatria opportunamente organizzati e con personale adeguato, rappresentino un risparmio in termini economici in quanto gli ammalati geriatrici con patologie acute possono essere dismessi più rapidamente rispetto a quelli ricoverati nei reparti di Lungodegenza. Si rischia che molti anziani dell'appennino modenese alla fine siano ricoverati a Modena, con evidenti disagi.
E' in corso da tempo - conclude Leoni - un sistematico taglio dei servizi disponibili per le popolazioni che vivono in montagna che produce gravi effetti in un territorio che già offre minori opportunità, rispetto ad altre zone della provincia di Modena. Chiedo quindi alla Giunta regionale dell'Emilia Romagna di chiarire quali siano le reali intenzioni e i progetti della Regione e dell'Ausl di Modena sulla sorte dell'ospedale di Pavullo nel Frignano. I cittadini dell'appenino meritano gli stessi servizi che sono garantiti a chi non vive in montagna."
di seguito il testo dell'interrogazione regionale
Bologna, 17 settembre 2012

Al Presidente dell’Assemblea Legislativa della Regione Emilia Romagna

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

Il sottoscritto Andrea Leoni, Consigliere regionale,
premesso che

il nuovo PAL della sanità per la provincia di Modena approvato lo scorso anno prevedeva la trasformazione del reparto di Geriatria dell’Ospedale di Pavullo nel Frignano, in un reparto di Lungodegenza con nessuna perdita, sulla carta, di posti letto;
in realtà si avrebbe invece una perdita netta di 33 posti letto per acuti (i 23 di geriatria, che diventando lungodegenza non sarebbero più disponibili ed i 10 che sparirebbero in seguito all’accorpamento di chirurgia con ortopedia);

considerato che
con la trasformazione del reparto di Geriatria in Lungodegenza la Direzione del reparto lungodegenti sarebbe affidata ad un medico internista e non più ad uno specialista in Geriatria;
tale situazione è stata portata all’attenzione degli addetti ai lavori da parte del Comitato dei Geriatri dell’Emilia Romagna che, nonostante abbiano dimostrato con studi scientificamente validati che i reparti di Geriatria opportunamente organizzati e con personale adeguato, rappresentino un risparmio in termini economici in quanto gli ammalati geriatrici con patologie acute possono essere dismessi più rapidamente rispetto a quelli ricoverati nei reparti di Lungodegenza;
che nelle province confinanti di Bologna e Reggio Emilia non si sta procedendo alla soppressione dei reparti di Geriatria negli ospedali periferici, in particolare modo in montagna;
che la situazione della viabilità nella montagna modenese ferma ai tempi del Ducato di Modena non è certo delle migliori per garantire un’adeguata assistenza ad un eventuale malato anziano che venga ricoverato all’Ospedale di Baggiovara di Modena e sia perciò allontanato in maniera sensibile dal proprio domicilio;
che lo stesso processo di guarigione potrebbe complicarsi poiché l’anziano ammalato si vedrebbe assistito solamente da persone a lui estranee ricevendo dunque l’impressione di essere “oggetto”, quasi sentendosi sradicato dal proprio territorio;
che secondo il noto documento sulla Spending review è necessario mettere in campo azioni mirate al risparmio, sarebbe meglio intervenire con maggiore decisione in quei settori della sanità che non sono funzionali all’adempimento dello scopo sanitario fondamentale, ovvero di “curare le persone”;

visto
che è stata riconosciuta “la funzione irrinunciabile e strategica dell'Ospedale di Pavullo nell'ambito della rete assistenziale modenese, in considerazione delle peculiarità del territorio dell'Appennino” (14 Ottobre 2011 - Emendamento all’approvazione del PAL), il reparto di Geriatria dovrebbe essere mantenuto poiché nel territorio appenninico la popolazione anziana è in costante aumento;
che anche gli eventi sismici del maggio scorso che hanno portato alla chiusura degli Ospedali di Carpi e Mirandola e alla parziale chiusura del Policlinico di Modena, costringendo a spostare gli ammalati anche presso l’Ospedale di Pavullo, abbiano insegnato che accentrare 2 ospedali d’area e i 2 Hub principali in circa 20 Km quadrati non sia stata una scelta lungimirante;

preso atto
che è in corso da tempo un sistematico taglio dei servizi che in appennino producono effetti ancora più gravi sulla popolazione che risiede in un territorio che presenta maggiori difficoltà rispetto agli abitanti di altre zone della provincia di Modena;

INTERROGA
la Giunta regionale:
1) per sapere se sia a conoscenza della situazione e quale giudizio ne dia;
2) per sapere quali siano, alla luce di quanto esposto, le reali intenzioni e i progetti concreti della Regione e dell’Ausl di Modena;
3) ad attivarsi per impedire la soppressione del reparto di Geriatria dell’Ospedale di Pavullo nel Frignano e la sua trasformazione in reparto di Lungodegenza.
Andrea Leoni