Modena: Terremoto. 'Irc' a Mirandola (Mo), ragazzi a scuola di primo soccorso. Costi: "Solidarieta' e prevenzione, una giornata straordinaria". Distribuiti 10 defibrillatori

La solidarietà e la prevenzione, stavolta per sviluppare la cultura del primo soccorso in situazioni di emergenza, legano sempre di più i territori del cratere colpiti dal terremoto del 2012. Da Pieve di Cento (Bo), dove in questi giorni l’Italian Resuscitation Council (Irc) ha deciso di svolgere il proprio congresso nazionale, al Palazzetto dello sport di Mirandola (Mo), dove questa mattina gli operatori dell’Irc hanno svolto un corso di addestramento alle manovre salvavita per i ragazzi della scuola media di Mirandola e San Martino in Spino, con esercizi pratici di rianimazione cardiopolmonare, di uso del defibrillatore e di assistenza sanitaria in situazioni di emergenza. Una iniziativa – 700 i ragazzi che vi hanno partecipato, 100 gli operatori - che ha visto la collaborazione della Ausl di Modena e della centrale operativa 118 pronto soccorso.

“E’ stata una mattinata bellissima e davvero molto importante - afferma la presidente dell’Assemblea legislativa, Palma Costi, intervenuta al Palazzetto dello sport di Mirandola -: si tratta di uno dei più grandi eventi formativi del settore mai realizzati in Italia. A nome di tutta l’Assemblea, che sono venuta a rappresentare, ringrazio l'Irc, il Comune di Mirandola e tutti coloro, operatori e ragazzi, tantissimi, che hanno partecipato. Li ringrazio per essere venuti qui dove ci porta il cuore, e una coscienza e conoscenza del pronto intervento che può valere una vita umana. Sensibilizzare sempre di più l'opinione pubblica sullo sviluppo della cultura del primo soccorso in situazioni d'emergenza è, come ben sappiamo nei comuni del cratere, di vitale importanza, perché sono azioni, ripeto, che possono salvare vite umane”.
E’ fondamentale diffondere la cultura del pronto intervento: “Oggi - prosegue Costi - qui a Mirandola acquisiamo una competenza, anche in termini pratici, che deve essere portata nei nostri momenti di vita in comune a scuola, nei centri sportivi, nelle nostre case, nella nostra quotidianità. Già da diversi anni la Regione Emilia-Romagna promuove, anche grazie ad una legge del 2007, la formazione di personale non medico e la diffusione dei defibrillatori sia all’interno che al di fuori degli ospedali e delle strutture sanitarie, attraverso il coinvolgimento delle amministrazioni locali, delle istituzioni, delle associazioni culturali e sportive, di quelle di volontariato, delle aziende pubbliche e private e dei singoli cittadini. Grazie a questa legge la nostra Regione è ai primi posti in Italia per diffusione dei defibrillatori, ed è molto importante che questi strumenti siano sempre più presenti in tutti i luoghi della vita quotidiana. Oggi - chiude la presidente dell’Assemblea legislativa - 10 di questi veri e propri salvavita verranno distribuiti a Mirandola, San Felice e Concordia e saranno destinati ad ambienti ad uso  pubblico”.
Assemblea Legislativa Regionale - Servizio Informazione
Prot. N. 910/2013
Data 08/06/2013