Modena: Appennino Modena, chiudono uffici postali, Leoni: La Regione non faccia come Ponzio Pilato. Dia segni di vita e faccia qualcosa per non far togliere l’ennesimo servizio  ai cittadini della montagna

“Mentre si racconta che la montagna non deve spopolarsi, la realtà vede azioni che producono proprio quel deleterio effetto. La chiusura degli uffici postali in molte frazioni dell’appennino modenese è l’ennesima mazzata per i residenti. Ho presentato un’altra interrogazione al Presidente Errani perché intervenga per mettere uno stop a questo scippo.

Fino ad oggi la Regione si è limitata ad affermare che non è cosa di sua competenza. Di Ponzio Pilato in montagna non sanno che farsene. Hanno bisogno di amministratori che difendono i servizi che servono al territorio. L’appennino modenese tra servizi sanitari tagliati, una viabilità ferma ai tempi del ducato e ora anche con la chiusura di questi che possono essere considerati dei veri e propri presidi di vivibilità riceve ogni volta un pessimo trattamento. I residenti della montagna sono giustamente preoccuparti. Io come loro mi attendo risposte concrete e non le solite e vuote parole di inutile rassicurazione che poi sono smentite dai fatti.”
Si schiera con i cittadini della montagna il Consigliere regionale Andrea Leoni che sulla chiusura di molti uffici postali nell’appennino della provincia di Modena ha presentato un’interrogazione alla Regione Emilia Romagna.
di seguito il testo dell'interrogazione regionale
Bologna, 26 novembre 2012
Il Consigliere regionale Dott. Andrea Leoni

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

Il sottoscritto Andrea Leoni, Consigliere regionale,
considerato che
nell’appennino modenese a Montese, Zocca, Pavullo e Palagano la direzione delle Poste Italiane ha deciso la chiusura dei propri uffici postali in seguito ad una valutazione meramente economica che non tiene conto delle ripercussioni sociali di questa decisione;
tale scelta sta creando grave allarme e sconforto fra i cittadini di quei comuni che si trovano senza più un punto di riferimento come è per esempio nel Comune di Fiumalbo che solamente nella giornata di sabato ha informato i propri clienti della chiusura, quando per 26 anni gli stessi cittadini hanno potuto godere dei servizi erogati dall’ufficio postale ed in particolar modo gli anziani;
la Legge regionale sulla montagna rischia, con questa decisione da parte delle poste di svuotarsi di contenuti in quanto gli uffici postali sono un presidio importante del territorio da parte delle istituzioni contro lo spopolamento delle nostre montagne e quindi questa decisione di chiusura in tanti comuni dell’appennino dei vari uffici postali va contro allo spirito e alla lettera della L.R. sulla montagna;
che quest'ennesimo taglio ai servizi dimostra come i residenti della montagna si troveranno nuovamente ad essere cittadini di serie B rispetto ad altri cittadini della stessa provincia di Modena;

INTERROGA

la Giunta regionale per sapere:
1) quali urgenti iniziative si intendono assumere al fine di evitare la chiusura così come comunicata degli uffici postali dei comuni dell’appennino modenese;
2) se non si ritenga che tale decisione sia motivo di grave allarme sociale per quelle popolazioni che perdono un punto di riferimento certo e soprattutto nei confronti degli anziani i quali sarebbero gravati pesantemente dei disagi che questa scelta potrà comportare;
3) se non si ritenga anche in ossequio della L.R. sulla montagna di aprire un tavolo di confronto con Poste Italiane al fine di studiare eventuali soluzioni che non creino ulteriore deprimento per la montagna ed i suoi abitanti;
4) quale giudizio si dia in ordine a quanto suesposto.
Andrea Leoni