Ischia: Le contraddittorie novità 2007 per il turismo in Italia
L’incontro tra tutte le parti coinvolte ha dato risultati promettenti, evidenziando però che non tutti gli attori conoscono bene il loro ruolo. È della metà di aprile l’annuncio da parte del vice-premier Francesco Rutelli sullo stanziamento di risorse nella misura di nove miliardi di euro, per i prossimi 6 anni. Lo scopo di tali fondi comunitari strutturali del Quadro strategico nazionale è soprattutto quello di rendere l’Italia maggiormente, anzi realmente, competitiva a livello internazionale, naturalmente nel ruolo di destinazione turistica.
Il recente incontro con i vertici nazionali degli operatori del settore ha fornito le premesse per una serie di innovazioni che, sulla carta, dovrebbero imprimere una forte spinta all’industria turistica nazionale, consolidando così il notevole incremento del settore registrato l’anno scorso e di cui anche Ischia, seppure in misura contenuta, ha avvertito il feed-back positivo. In effetti l’incontro del 13 aprile scorso è stato per la prima volta aperto anche ai grandi gruppi di operatori turistici, dai tour operator alle compagnie aeree, di navigazione e alle catene alberghiere, manifestando così la volontà di coinvolgere tutti gli attori, in particolare dando voce e ascolto a coloro che il turismo lo vivono tutti i giorni e che, davvero tutti i giorni, ne percepiscono le luci e le ombre, molto spesso ignorate a livello dei vertici associativi, e ancor più, istituzionali. Già l’anno scorso Rutelli aveva lanciato la proposta di riformulare il calendario scolastico, allo scopo di offrire una maggiore elasticità temporale per le vacanze. La proposta aveva trovato comunque un buon consenso anche a livello di opinione pubblica e tra gli operatori turistici, i quali hanno da tempo percepito con chiarezza il disagio che deriva, a livello di qualità dei servizi e del vivere in generale, dalle enormi differenze di presenze nell’arco della stagione turistica. Spesso infatti le ferie non sono condizionate solo da motivi professionali (del tipo “La mia azienda chiude ad agosto e perciò sono costretto a prendere le ferie in quel periodo”), ma anche dal calendario scolastico. In un Paese stretto e lungo come l’Italia, in cui il clima conosce notevoli differenze a seconda della latitudine, sarebbe possibile applicare diversi calendari di apertura e chiusura dell’anno scolastico, come già avviene, ad esempio, in Germania, dove ciascun “Land” applica un calendario che permette alle famiglie di andare in vacanza in periodi molto differenziati. Grazie a questo meccanismo, si crea una costante mobilità sociale in termini di viaggi e soggiorni, che consente a tutti i settori coinvolti di poter contare su livelli di presenze più stabili, garantendo così servizi di più alta qualità e livelli occupazionali migliori. In ogni caso è intenzione del vice-premier portare avanti e quindi formalizzare, sia con la Pubblica Istruzione (per il calendario scolastico) che con i sindacati (per i ritmi di lavoro e le conseguenti ferie) la citata proposta, per produrre una flessibilità temporale che porterà benefici certi all’economia nazionale. Un altro punto-chiave delle iniziative annunciate nel vertice con gli operatori del settore è l’abbattimento graduale dell’aliquota IVA, ora al 10%, che ci vede fortemente svantaggiati nei confronti di Paesi europei concorrenti sul piano turistico, come la Spagna. L’obiettivo è quello di diminuire perlomeno di tre punti percentuali l’aliquota, portandola quindi al 7%. Poco più di un anno fa, su queste stesse pagine abbiamo parlato del sito ufficiale del turismo italiano, www.italia.it, annunciato nel 2004 dal Governo Berlusconi, e che, nella primavera 2006, ancora non dava segni di vita. Rutelli ha annunciato con grande orgoglio l’avvenuta messa on-line del portale. E noi andiamo a visitarlo: finalmente il sito esiste – è stato infatti lanciato circa tre mesi fa con un battage pubblicitario di primo piano – ed è anche multi-lingue, come si confà ad un portale rivolto al turista. Visitandolo (con non poche speranze, visto il ciclopico investimento a monte), si scopre che, se le varie sezioni risultano piuttosto piacevoli, quella che dovrebbe rappresentare il top del portale, su cui si concentrano tutti gli sforzi, ossia la sezione dedicata alla ricettività, in realtà è quella più carente. Come in un’obsoleta Guida agli Alberghi dell’Azienda Autonoma di Cura e Soggiorno, gli alberghi sono semplicemente elencati in ordine alfabetico, senza alcuna immagine o descrizione specifica. Il tutto risulta estremamente grigio e asettico, per nulla attrattivo né efficace, con buona pace di tutti gli studi di marketing e di comunicazione, che sottolineano l’estrema importanza del ruolo giocato dalle immagini (e su come queste possano essere diversamente incisive a seconda della loro qualità) e dai contenuti personalizzati. Come può il Dipartimento per l'Innovazione e le Tecnologie della Presidenza del Consiglio dei Ministri ritenere (o illudersi?) che le pagine di www.italia.it dedicate a “Organizza il tuo viaggio” – che rappresenta L’OBIETTIVO DEL PORTALE, a cui l’utente dovrebbe giungere dopo aver navigato nelle varie sezioni descrittive e informative, quali “Visita l’Italia”, “Cosa fare”, “Itinerari” e “Eventi” – possano indurlo davvero a prenotare un viaggio e soggiorno? Le altre sezioni offrono suggestive immagini (quantitativamente scarse, in ogni caso), che agiscono positivamente sul visitatore, offrendogli piacevoli suggestioni. Poi, oramai motivato e desideroso di “organizzare il suo viaggio” senza se e senza ma, si trova improvvisamente di fronte ad un lungo, grigio, amorfo, piatto elenco di nomi, stelle e stelline, simboli ostici (la maggior parte dei quali neanche gli autori stessi sono in grado di decifrare), che farebbero passar la voglia anche al più scatenato dei vacanzieri. Un effetto “doccia scozzese”, insomma, che ancora una volta evidenzia come dietro tutto il progetto e la realizzazione di www.italia.it non ci sia alcuna “anima” competente, nessuno che “viva” davvero il turismo da tempo, con solida preparazione, esperienza e sensibilità. Era così difficile immaginare una sezione in cui venissero create schede per ciascuna struttura ricettiva, con testi e immagini che rispettassero standard elevati di qualità, il tutto in una veste grafica piacevole, funzionale e attuale? Era così difficile prevedere che un insignificante, sprovveduto elenco senza personalità, copiato pedissequamente dalle guide cartacee sempre uguali a se stesse, avrebbe evidenziato l’inadeguatezza e incompetenza di coloro che hanno speso 45 milioni di Euro di denaro pubblico, NOSTRO, sprecandoli completamente? Ma forse, dopo averci messo anni a realizzarlo, ora ci metteranno altrettanti anni a capirlo…
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