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Newsflash Napoli |
Napoli: Serie b2 maschile girone g
Esordio vincente per il Rione Terra Pozzuoli Volley che espugna il campo della Virtus Tricase Volley nella prima di campionato di serie B2. La squadra di coach Costantino Cirillo è stata fin dall'inizio attenta e non ha lasciato scampo agli avversari determinata di centrare il successo. L'1-3 come risultato finale lascia ben intendere cosa i gialloblù hanno speso sul parquet in terra pugliese. Il primo set è equilibrato con il Rione Terra che riesce a mettere a terra nel finale i punti decisivi vincendolo per 21-25.
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Newsflash Ischia |
Ischia: Per la prima volta all'isola d'ischia il servizio di Ischiawifi internet e telefonia Voip 24/24. Call Center 19301328
Ischia Wifi è un servizio di connettività Internet e telefonia VoIP, messo a disposizione dell’utenza tramite WADSL (Wireless ADSL). L'azienda nasce da un accurato studio ed esperienza del mercato wireless in tutti i suoi aspetti più ragionevolmente conosciuti come la diffusione di Internet ad alta velocità (banda larga) in ambienti circoscritti che siano aperti, come valli, comuni o intere città, oppure per ambiti più ristretti come piazze, locali, attività ricettive e commerciali fino ad arrivare a fornire un servizio di tipo residenziale con inclusa telefonia VoIP.
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Newsflash Capri |
Capri: Capri watch, domani a Napoli cocktail con Veronica Maya per Millefiori triplo brindisi per il brand che inaugura cosi' il primo flagship store partenopeo Triplo brindisi per Capri Watch domani sera a Napoli con Veronica Maya, testimonial femminile del brand e madrina dell’evento con cui l’azienda di orologeria glamour in un colpo solo festeggerà con i suoi fedelissimi il Natale ormai alle porte, certo, ma anche due eventi molto attesi da tutti i suoi fan: l’inaugurazione del primo flagship store partenopeo, in piena via Filangieri, e la presentazione in anteprima della nuovissima collezione “Millefiori” con cui l’azienda intende accompagnare le ore dei trend addicted internazionali per tutto il 2015.
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Newsflash Casamicciola |
Casamicciola: Sabato 5 luglio 2014 alle ore 11 al Capricho de Calise in Piazza Marina di Casamicciola Terme, su invito del Sindaco Giovan Battista Castagna
si incontreranno i Sindaci dei Comuni delle isole Ischia,Procida e Capri ed il Sindaco di Napoli, nella qualità di prossimo Sindaco dell’Area Metropolitana, per confrontarsi sul da farsi per dare assetto e dignità al trasporto marittimo.
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Newsflash Roma |
Roma: Vasto Film Fest XX edizione
Mercoledì 5 agosto 2015 – ore 11 Centro Sperimentale di Cinematografia - Cineteca Nazionale Via Tuscolana 1524, 00173 Roma Interverranno: Luciano Lapenna – Sindaco Comune di Vasto Vincenzo Sputore - Vice sindaco e Assessore con delega al turismo e cultura Comune di Vasto Michele D’Annunzio – Dirigente settore turismo e cultura Comune di Vasto Marcello Foti - Direttore Generale del Centro Sperimentale di Cinematografia Gabriele Antinolfi - Direttore Cineteca Nazionale Daniela Poggi – Conduttrice Vasto Film Fest Stefano Sabelli – Direttore artistico Vasto Film Fest
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Siamo o non siamo reclusi ... siamo agli arresti domiciliari per colpa del Covid19 ...
Mi sembra una farsa bianco, giallo, arancione e rosso ... le regioni che di settimana in settimana cambiano di colore ... Assistiamo a grafici, percentuali, disegni, tabella 9, tabella 11, News ogni 5 minuti, ci bombardano di notizie di matematica ...
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Cronaca
Cronaca
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CasamicciolaNews -
Cronaca
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Scritto da Peppe D'Ambra
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Lunedì 03 Luglio 2006 16:11 |
Casamicciola: L’Autista impedito nella fermata per la presenza di un’auto in sosta sugli spazi ad esso destinati alla sosta ed alla fermata dei mezzi per il trasporto pubblico ha effettuato la fermata affiancandosi al veicolo.
La cosa non è però piaciuta al vigilino/a che non ha contestato la presunta infrazione immediatamente, ma facendola pervenire a deposito. La dirigenza ha poi chiesto,ovviamente, chiarimenti, previa sospensione dal lavoro, al dipendente che non sapendo cosa rispondere si è ha sua volta portato la cospetto del comandante Gelsomino Sirabella per il quale nonostante ogni disagio e problematica in quel di piazza Marina il vigile ha fatto bene a multare.
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Ultimo aggiornamento Sabato 25 Agosto 2012 20:26 |
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CasamicciolaNews -
Cronaca
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Scritto da Ida Trofa
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Domenica 02 Luglio 2006 16:10 |
Mille euro di multa quotidiana non bastano a far cessare la consuetudine della partecipata Marina di Casamicciola che in barba alle regole preferisce mantenere gli accordi d’oltremare piuttosto che le direttive delle capitaneria ed i dettami delle concessioni. Disattese anche le regole di tutela e sicurezza dell’utenza oltre che il codice della navigazione. Porto turistico o porto commerciale? Questo il dilemma che divide la società civile isolana, che si interroga sull'utilizzo dei suoi porti, dove attualmente vige una difficile convivenza tra motonavi per il trasporto delle merci, aliscafi per i collegamenti veloci con la terraferma, e le imbarcazioni da diporto. Casamicciola vive nelle ultime settimane passaggi infuocati con l’intervento ultimo della magistratura che ha bloccato almeno in via cautelativa parte delle opere. Quando la Regione Campania ha recentemente emanato il bando per il finanziamento dei porti turistici, i sei sindaci isolani hanno fatto a gara nel presentare progetti che potessero intercettare tali finanziamenti, in modo da far sorgere sul territorio moli destinati al diportismo, che si sa, porta tanti bei soldini nelle casse comunali e a quanto pare non solo. Ma nessuno dei sei Sindaci si è analogamente preoccupato di trovare una giusta soluzione per il traffico commerciale pure necessario alla nostra isola. Intanto, però, grazie all'aggiunta di alcuni pontili, i posti barca a disposizione della Cala degli Aragonesi, sarebbero dovuti passare da 89 a 132, e quelli invece a disposizione del Comune passeranno da 115 a 190, senza invadere le banchine destinate al traffico commerciale, ma solo usufruendo degli stessi attuali specchi d'acqua in concessione, ed anche mantenendo inalterate le percentuali di concessioni del Comune e della società Cala degli Aragonesi, rispettivamente il 70 e 30%. Dietro però sembrano celarsi altri e ben più ampi interessi, mire eccelse ed ampissimi spiragli di business che nelle sue spire e nelle sue maglie sempre più articolate a fin’ora collezionato dimissioni illustri a favore di ben più spregiudicati ed onnipotenti personaggi che se non altro non rischiano di perderci la faccia... forse non avendocela mai avuta. Così i lavori previsti vanno avanti anche per creare spazi da destinare ai MegaYacht e vanno avanti alacremente e nervosamente, onde scongiurare la possibilità di non poter mantenere gli accordi e le intese strette con non meglio noti personaggi che hanno già marchiato a “ferro e a fuoco”, le nostre coste: Ischia Porto, Casamicciola, Lacco A., Sant’Angelo. Ovvero la Luise Associates che quale procacciatrice di clientela diportistica assicurandosi lauti guadagni sulle percentuali d’incasso, spinge per entrare a far parte della realtà nautica ischitana, dopo la cacciata operata dal meglio noto Cape e Fierr, qualche decennio fa’ per ovvi motivi di opportunità. A curare l’accordo tra le parti l’avvocato Soprano che è il legale sia della Luise che del Comune e di Marina di Casamicciola…insomma! E, per l’insieme, non essendo ancora pronta l’area marina esterna al molo di levante del secondo scalo isolano si cerca di ovviare alla problematica seguendo il detto ”Taglia a curt e viest a tutt’”, infatti i Mega Yacht, con dimensioni superiori ai 25m, vengono arrangiati ed ormeggiati nel porto stesso(ndr), ricorderete l’ultima questione con la nave inglese che fu sistemata al posto dei pescherecci scatenando un vero e proprio pandemonio marittimo, nel porto dove apposita ordinanza per motivi di sicurezza ne vieta l’ormeggio. A nulla son valse le continue denunce alle autorità portuali, le contravvenzioni elevate dalla Capitaneria a “Marina di Casamicciola” per oltre mille euro “quasi” giornaliere, visto che paga “Pantalone”, infatti l’illecito continua. Soddisfare il proprio ego e la propria arroganza è possibile, tanto che sfidando ogni sanzione pecuniaria si continua a tenere le imbarcazioni da diporto illegali nello scalo cittadino, con le ovvie ripercussioni d’immagine ed economiche. Ripercussioni disastrose sui bilanci societari! Ma a questo punto è lecito pensare non su quelli personali, se si continua a perseverare nell’illecito E a collezionare verbali dell’autorità marittima. Dunque si sposta da un versante all’altro del molo la polemica sulla gestione e lo sfruttamento delle infrastrutture locali. Nel mirino la sistemazione illegittima degli Yacht per nababbi e per il cui alloggio puntualmente il Locamare batte cassa. A ciò mostra disinteresse il primo cittadino responsabile sopra ogni cosa di tali disdicevoli condizioni ed i vertici della Partecipata all’uopo costituita. Eppure se la capitaneria resta impotente dinanzi a tale stato di cose non è il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ad intervenire? La Procura Generale della Repubblica? La Regione Campania? L’Assessorato Trasporti e Demanio Marittimo? Il Direttore del Compartimento Marittimo di Napoli? Forse perché a vari livelli di parentela, gratitudine e sposalizi sono tutti pappa e ciccia con l’accordo Luise ed i patti d’onore non posson venir meno. Intanto gli estremi per un’azione giudiziaria ci sono e come e le multe quotidiane lo dimostrano. Per cominciare, ad esempio, lo Spett.le Ufficio Circondariale Marittimo in quanto organo preposto alla vigilanza sull’esercizio delle concessioni demaniali marittime ai sensi dell’art. 27 del Regolamento per la navigazione marittima e agli altri Organismi in indirizzo per quanto di loro competenza, nei vari sopraluoghi avvenuti dopo ripetute segnalazioni ha avuto modo di constatare che a partire dal mese di Maggio u.s nel porto di Casamicciola Terme e nello specifico nello specchio acqueo antistante il lato interno del molo di sottoflutto o levante contraddistinto dalle bitte N° 114 a 121 venivano ormeggiate a più riprese e per più giorni Navi da Diporto di dimensioni superiori ai 24 metri fuori tutto tra cui: M/Y Forever One mt 32; M/Y La Dolce vita mt. 30; M/Y Mosaique mt. 50; M/Y Faribana mt 40; ed altre ancora a cui sarà possibile risalire attraverso i libri di bordo di suddette unità, le scritture contabili della società a cui fa capo la concessione demaniale marittima di detto specchio acqueo. Questi ormeggi risultano essere effettuati con occupazione di spazi demaniali eccedenti la concessione demaniale attribuita alla società concessionaria in violazione dell’art. 29 del Regolamento per la navigazione marittima e in palese violazione dell’ordinanza N° 7/2003 Art. 1, lett. o; p; q e successive modifiche, emessa dallo stesso Ufficio in data 12 marzo 2003, concernente la sicurezza della navigazione che prevede in 20 metri la distanza massima dal ciglio di banchina a cui è possibile ormeggiarsi. Se il tutto fa comodo a tutti chi provvedere alla cessazione di tali comportamenti illegittimi con l’immediato allontanamento delle unità eventualmente presenti e di relazionare l’Ente Concedente allo scopo di decretare la decadenza della suddetta società dalla concessione ai sensi dell’Art. 47, f del Codice della Navigazione? E questo per evitare ulteriori ripercussioni sul senso della legalità diffuso e che si è inteso trasmettere avverso la società civile oltre che sul fattore economico che multa dopo multa ndrà a ricadere cpome ovvio sui debiti fuori bilancio che pagherà il cittadino? Per quanto sopra esposto sarebbe opportuno che la Procura Generale della Repubblica di Napoli a valutare se esistano i presupposti di reato ai sensi del codice penale legati all’ abuso di ufficio, alla salvaguardia della pubblica e privata incolumità e della sicurezza dei trasporti ex artt. 323; 432 e 450 CP. A breve, nel merito dell’accordo con la nota società napoletana si è già fatta avanti, sulle frequenze di Radio banchina, l’ipotesi che vedrà la stessa società vincitrice di una imminente gara d’appalto(Sequestro della procura permettendo) per la gestione dei pontili in fase realizzativa sul molo di levante lato esterno del Porto, dove la “Luise” ed i suoi associati, faranno la parte del leone e il comune il socio a percentuale (50%!??) sugli incassi. Lo stesso primo cittadino casamicciolese è stato più volte avvistato nella sede di via Caracciolo n°10. e lo stesso assessore Cascetta si sarebbe mosso per fare pressioni ed incentivare l’accordo in oggetto.Non di meno sulle brochure illustrative il cerchietto inconfondibile cade come una scure proprio sul secondo scalo isolano, pura casualità o veggenza? E gli altri cerchietti mostrano il monopolio quasi incontrastato dei partenopei su tutti i porti turistici locali. Per la questione spazi a murata nella zona che fu dei pescherecci,poi, il sindaco Ferrandino per intercessione diretta dell’ass. Cascetta, promotore del sodalizio in narrazione ha ottenuto una grande Vittoria per Casamicciola e per il D’Orta che prontamente ne ha usufruito per sistemare la sua barca, strappando le bitte destinate ai pescherecci al centro delle recenti polemiche, onde attribuirne la fruibilità e lo sfruttamento al porto turistico. Corre l’obbligo, ancora, di evidenziare che per i lavori della scogliera connessi al porto in termini ed indicazioni ancora da chiarire e dove la famosa ordinanza n°15 oltre a prevedere i lavori d’imbrigliamento dei sottoservizi si occupa delle varie opere a mare rimane ancora da chiarire e palesare anche la volontà per ora solo diffusasi sull’eco di voci di corridoio, di realizzare un distributore di Carburante la cui gestione dovrebbe andare a Marina di Casamicciola ed Agip. Ovvero, quando scopri il Vaso di Pandora,viene fuori di tutto. |
CasamicciolaNews -
Cronaca
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Scritto da Ida Trofa
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Giovedì 29 Giugno 2006 16:07 |
Dopo le denunce ed il sequestro cautelativo dell’area annessa al molo di levante si rincorrono gli affronti e i confronti a distanza tra maggioranza e opposizione. Per l’assessore Pirulli ogni aspetto della vicenda è chiaro e legittimo, resta d’attendere ora la possibilità di andare a discutere e chiarire nelle sedi opportune sui fatti e le questioni poste alla base del procedimento posto in essere dalla Procura della Repubblica. La Procura della Repubblica ha sequestrato l’area litoranea antistante il Pio Monte della Misericordia a seguito della rimozione, pare, abusiva , della scogliera posta a protezione della soprastante strada statale. L’opposizione, a mezzo televisione, viene accusata di aver avviato un clima di denunce e che l’iniziativa della procura lede gli interessi dei cittadini, ed in questo dichiara di voler andare avanti. Quale il suo commento e la sua opinione? «Premesso che nella fattispecie si tratta di area di Cantiere, va evidenziato che detta area è stata individuata nell’esecuzione dei lavori per due motivi: il primo per tenere libero il parcheggio dell’Ancora e dunque fornire un servizio ai cittadini. E secondo la rimozione degli scogli è stata fatta per rendere possibile la rifioritura della scogliera stessa, visto che via mare i bassi fondali lo impediscono. Dopo questo evidenzio ancora che è stata rimossa un’opera artificiale, facilmente ripristinabile quale è appunto la scogliera» Bene, ma ripristinabile a che costo e costi per la collettività? «Trattandosi di un’opera a terra che non prevede movimentazioni marittime, i costi sono minimi!» Tornando al sequestro… «La Procura ha sequestrato perché ritiene che questa area di cantiere necessitasse del Nullaosta ambientale. Di questo andremo a discutere nelle sedi opportune a breve, ritenendo che non sia affatto così. Fermo restando che tutto questo non implica la sospensione dei lavori, che anzi continuano, avendo potuto individuare un’altra area di cantiere.» Non la si poteva individuare prima di frantumare tutti quei massi? « No! Perché è distante, sta a Perrone, ed ovviamente ci vuole più tempo per raggiungere l’area d’intervento… infatti se ora la ditta appaltatrice dovesse maggiori oneri relativi al trasporto del materiale, qualora avessimo ragionaci rivarremo su chi ha provocato il sequestro dell’area di cantiere» Perché il sindaco parla di opere Provvisionali e lei di vere e proprie Opere pubbliche nell’area in questione? «Evidentemente si sono confuse le due cose. Le opere provvisionali riguardano esclusivamente l’area di cantiere sulla scogliera ed asserente i lavori portuali. Mentre a teleischia, il sottoscritto ha rilasciato un’intervista relativa ai valloni ed alla prevenzione Idrogeologica di tutto il territorio comunale, e trattasi di tutte altre opere che nulla hanno a che vedere con la questione in oggetto del sequestro. L’imbrigliatura che verrà realizzata con la pulizia dell’lveo denominato della Lava, sarà eseguito con tutt’altro progetto e relative autorizzazioni.» L’ordinanza n°15 del 19 Maggio 2006 e pubblicata il 23 giugno scorso ha le carte in regola o come affermano le denunce mostra e reca incongruenei? «L’ordinanza n°15 a mio avviso ha tutte le carte in regola, in quanto riguarda opere a mare, nello specchio d’acqua, mentre la scogliera in discussione è a terra.» Infie., come crede vada a finire?
« Credo che l’opera di cui discutiamo, come tutte le opere andranno a buon fine e saranno il fiore all’occhiello del comune di Casamicciola Terme!» La minoranza vi accusa di essere giunti al delirio di onnipotenza, affermando pubblicamente il falso ed impedendo in tempo utile la misura degli atti in riferimento a svariate questioni. Quale la sua risposta a queste affermazioni? «La minoranza ritiene di fare opposizione attraverso la politica delle denunce, fintando anche sulla salute dei cittadini dell’intera isola, vedesi la questione eliporto e non ultima la questione porto. per quanto riguarda il delirio di onnipotenza di qui a breve, cioè un anno, gli elettori stabiliranno se questa amministrazione merita di essere riconfermata oppure no!» A Casamicciola c’è un deficit di democrazia, dove si coltivano sì gli interessi collettivi, ma del collettivo inteso come costituito dall’attuale gruppo dirigente? « Qualora la minoranza ritiene che questa amministrazione e i suoi membri facciano gli interessi personalistici, visto che gli atti sono pubblici, ha il dovere di rivolgersi alle sedi competenti. In questo caso la Procura della Repubblica di Napoli» Nel pubblico a differenza del privato, allora, perché il comune dovrebbe fare dei lavori abusivi? «Non c’è ragione, infatti! In quanto come si sono ottenute le autorizzazioni per i lavori del porto e le banchine, parlando della scogliera, avremmo avuto anche quelli per l’area di cantiere. Altrimenti si sarebbe provveduto diversamente. Noi comunque riteniamo che non ce ne sia bisogno, si tratta comunque di opere provvisionali! In merito poi all’articolo apparso sul vostro quotidiano sabato scorso, il quale riportava di un mio 1° avviso di garanzia, premesso che ciò non corrisponde al vero, per la questioned i cui trattasi, ne sono lieto, in quanto fondamentale per lo sviluppo del paese!».
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CasamicciolaNews -
Cronaca
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Scritto da Ida Trofa
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Domenica 25 Giugno 2006 16:05 |
Dopo le denunce ed il sequestro cautelativo dell’area annessa al molo di levante si rincorrono gli affronti e i confronti a distanza tra maggioranza e opposizione. Per il consigliere Mennella il provvedimento della Procura di Napoli è stato provocato da lavori messi in atto dall’Ente, assolutamente non previsti in progetto, non discussi in conferenza dei servizi, e ignoti persino agli Enti che avrebbero quanto meno dovuto assentirli. La Procura della repubblica di Napoli ha sequestrato l’area litoranea antistante il Pio Monte della Misericordia a seguito della rimozione, a vostro dire abusiva, della scogliera a protezione della soprastante strada statale. Il Sindaco e la maggioranza, a mezzo “teleischia”, accusano l’opposizione di avere avviato un clima di denuncie e che l’iniziativa della Procura lede gli interessi dei cittadini mentre l’amministrazione nonostante tale intervento, a quanto sembra abusivo, andrà avanti comunque quale commento da parte della minoranza ? Credo che questa amministrazione sia arrivata al delirio di onnipotenza ed afferma il falso. L’intervento della Procura non ha assolutamente riguardato i lavori programmati dall’amministrazione facenti parte del progetto, già appaltati ed in corso. Al fine di fare chiarezza su quanto accaduto e dare la giusta informativa ai cittadini appare opportuno ricostruire le varie fasi che hanno portato all’adozione di un provvedimento tanto drastico. Il provvedimento di sequestro è stato provocato da lavori, messi in atto dall’Ente, assolutamente non previsti in progetto, non discussi in conferenza dei servizi e, e a quanto pare, ignoti anche agli Enti che avrebbero dovuto per lo meno assentirli: Capitaneria, Soprintendenza, Regione Campania, Provincia di Napoli Genio Civile Opere marittime. Tali lavori, realizzati, a quanto sembra senza alcun atto progettuale, sono consistito nello spostamento ad oltre sei metri verso il mare della scogliera antistante il Pio Monte ed a protezione della SS. 270; parte di tale materiale pare sia stato utilizzato per interventi sulla diga di sottoflutto. Quale lo scopo di questo intervento? Allo stato delle nostre conoscenze è ignoto. Tale grave ed inspiegabile anomalia ( L’amministrazione non ha fornito spiegazioni o documenti nella consuetudine consolidata di impedire l’accesso agli atti dei consiglieri di minoranza) è stata segnalata alla Capitaneria di Porto che con immediatezza ha sospeso, lavori chiedendo chiarimenti al Sindaco di Casamicciola ed ai responsabili del procedimento. Evidentemente tali chiarimenti non sono pervenuti o sono stati insufficienti, tanto che nonostante tali interventi permaneva lo stato di sospensione cautelare dei lavori. Infine, il nostro Sindaco , con l’ordinanza 15 ( datata 19 maggio 2006 ma pubblicata solo in data 23/06/2006 – alla faccia dell’urgenza o forse motivi di protocollo ne impedivano una più anticipata collocazione?- ) con i poteri dell’Ufficiale di Governo straordinariamente disponibili per eventi contingibili ed urgenti ha imposto la prosecuzione dei lavori assumendosene la piena responsabilità. Di fronte a tale atto straordinario, a nostro avviso palesemente arbitrario ed illegittimo (esiste ampia e consolidata giurisprudenza), ed emesso contro ogni logica in quanto con tale disposizione i poteri del sindaco prevaricano e vanno al di la delle stesse leggi nazionali e regionali; la Capitaneria di porto, nel prendere atto del provvedimento, a nostro avviso gravissimo, inviava tutta la documentazione in suo possesso alla Procura della Repubblica. Questa la sequenza degli avvenimenti che hanno portato all’intervento della magistratura che ha sequestrato il cantiere e sta ancora indagando. Quando l’amministrazione afferma che a fronte di un provvedimento illegale e al conseguente intervento della magistratura si ledono i diritti dei cittadini afferma un nonsense, a meno che per diritti dei cittadini non si intendano i diritti, le volontà e gli interessi dell’organo di governo che è ben altra cosa. Comunque la Magistratura ha fermato, in via cautelare dei lavori che allo stato, anche se non ancora chiaro a cosa tendevano, sono stato realizzati senza un progetto o una programmazione e quindi secondo la magistratura inquirente illegittimi. Realismo, dignità e rispetto dei ruoli imporrebbero che l’amministrazione invece di frignare contro la minoranza consiliare spiegasse il suo operato alla magistratura e sciogliesse i dubbi che evidentemente aleggiano sulla trasparenza e la legittimità di tale intervento. Per quanto riguarda la minoranza consiliare di tali lavori non solo non esiste un progetto ma non si capisce come sarebbero stati finanziati tali lavori, ne chi li ha disposti alla ditta fino all’intervento diretto del Sindaco che ne ha ordinato la prosecuzione, pur in presenza di un fermo della locale Capitaneria di Porto. Ma non si tratta solo di questo, l’amministrazione di un Comune, il Sindaco in particolare rappresenta le istituzioni e come tale deve essere prima di ogni cosa il garante della democrazia e della parità di diritti fra tutti i cittadini e di conseguenza un paladino della legalità che deve applicare e praticare, nell’interesse di tutti. Quando un Sindaco ed una amministrazione smarriscono questa via succede che l’interesse collettivo non viene più perseguito. Infatti l’interesse collettivo è garantito non dal Sindaco o dalla giunta, ma dalla loro capacità di applicare regole certe ed uguali per tutti e cioè di operare in perfetta legalità . La conseguenza quando gli amministratori vengono meno a tale assioma è che alcuni finiscono col sentirsi più uguali degli altri ed arrogandosi un presunto interesse collettivo pretendono di operare anche al di la e contro le regole e la legge, con le conseguenze che vediamo. La minoranza consiliare da anni rimprovera a questa amministrazione mancanza di democrazia e di rispetto delle legalità, da tempo ha segnalato anomalie e coperture fra l’apparato burocratico e gli amministratori, modalità sbrigative di assegnazione di incarichi ed affidamenti, una gestione dissennata del bilancio comunale ormai allo sfascio con conseguente chiamata dei cittadini a coprire i sempre maggiori costi di una macchina amministrativa che bada più all’apparenza che alla sostanza ( feste, megaconcerti flop, aziende comunali utilizzate come canale di spesa pubblica senza controlli e per assunzioni certamente ridondanti e gestite senza alcun controllo pubblico………..) Riteniamo che il mandato assegnatoci dai cittadini con la nostra elezione sia proprio un compito di controllo e di segnalazione alla cittadinanza ed alle istituzioni delle anomalie che riscontriamo nell’attività amministrativa. Tale controllo prevede in primis il controllo della legalità degli atti oltre che della opportunità e della congruità riteniamo pertanto, al di la delle apodittiche e lamentose affermazioni di questi amministratori, che la minoranza si sta limitando a svolgere con correttezza il proprio compito. Ci rendiamo conto che in assenza di “ politica ” e di controlli sugli atti amministrativi molti comuni si sono trasformati, agli occhi di chi guida l’amministrazione, con i metodi dei nostri amministratori, in un mero fatto amministrativo, un condominio dove contano solo le decisioni della maggioranza, anche in spregio alla legalità, alla legittimità degli atti , alla garanzia di eguale trattamento per tutti, al rispetto dei consiglieri di minoranza, che rappresentano, nella nostra realtà locale, giova ricordalo, ben oltre la metà della cittadinanza. E’ ben strano che questi amministratori si sentano lesi in qualcosa per le normali attività della minoranza, qualcuno si è financo abbandonato a velate minacce, altri gridano alla lesa maestà a mezzo Tv locale. Un modo come un altro per non chiarire ruoli responsabilità e fatti, gridando al complotto ordito dalla minoranza. Purtroppo, un chiarissimo esempio di mancanza di senso del ridicolo. Il sindaco e gli amministratori dovrebbero chiedere ad applicare la legalità ed esserne i garanti, nel nostro territorio. Tale esercizio è sempre più raro, basta vedere come si sono gestite le concessioni demaniali, come l’Ente locale assume zone litoranee in concessione senza alcuna formalità ed in virtù di una presunta esigenza pubblica per poi “ subaffittarle ” , riteniamo in maniera illegittima, e a caro prezzo ai privati e per solo due anni , come si sono effettuate le assunzioni presso le aziende partecipate e presso importanti operatori privati e di cui gli stessi dettagliano e ci fermiamo qui per non tediare ma certamente non siamo esaustivi. Dettaglieremo in seguito e per argomenti . In conclusione a Casamicciola ci sarebbe un deficit di democrazia ed una amministrazione autoreferenziata che effettua le sue scelte nell’ interesse di un presunto interesse collettivo che poi sarebbe quello dell’attuale gruppo dirigente ad autoperpetuarsi? La storia insegna che quando non si applica il rispetto della legalità il fenomeno e certamente presente, ed inevitabilmente provoca gravi guasti per la collettività. Un intero paese ne parla, ne scrivono gli organi di informazione, tranne uno, la minoranza si limita a registrare tali comportamenti ed a segnalarli all’opinione pubblica, vi è un vasto campionario che va dall’uso del protocollo comunale, alle megatransazioni in tema di imposte comunali, alle convenzioni e contratti con consulenti esterni nei vari settori: demanio, tributi, tecnico alla non utilizzazione del personale comunale dalle opere pubbliche all’edilizia privata specie per ben specifiche fattispecie. Ci auguriamo che questo campanello di allarme serva a far meglio vedere i nostri “valorosi amministratori” ed indurli ad un rispetto delle regole che certamente gioveranno agli interessi dei cittadini impedendo che si procurino ulteriori danni all’Ente locale.
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CasamicciolaNews -
Cronaca
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Scritto da Ida Trofa
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Giovedì 22 Giugno 2006 16:04 |
Dopo aver acquistato capi per diverse centinaia di euro rubano il portafogli e gli effetti personali dalla borsa dell’imprenditrice. Fanno perdere poi le proprie tracce lasciando indisturbate il paese. La vittima ignara ed ancora incredula di quanto le fosse accaduto ha in un primo momento pensato allo smarrimento degli stessi denunciando il fatto alla locale stazione Carabinieri. Salvo poi scoprire dal movimento di denaro effettuato tramite le sue carte di credito l’attendibilità del suo primo sospetto: le due malfattrici non erano altro che le clienti ospiti del suo punto vendita. Accade a Casamicciola Lunedì 19 Giugno ma potrebbe accadere ed accade in altri centinaia di luoghi. Insospettabili rapinano e truffano un noto esercizio commerciale del centro in Piazza Marina fingendosi interessate clienti. Si tratta di una coppia donne di età diversa dall’aspetto distinto, potrebbe trattarsi di due sorelle o di mamma e figlia che intorno alle 12,30 di questo inizio settimana si sono presentate nel punto vendita lasciando intendere di voler acquistare un abito esposto in vetrina, oltre ad altro vestiario e capi di abbigliamento. L’esercente, abituato ai ritmi calmi e pacati, affatto ostili della comunità locale e della clientela dei mesi invernali e di bassa stagione, fiduciosa con la cautela del caso si porta presso l’espositore per prelevarvi l’abito da mostrare alle ospiti. Nel frattempo, mentre l’operatrice era intenta nella sua attività, le due donne mettevano in atto quello che poi si è dimostrato un vero e proprio piano criminale, un furto con truffa d’alto livello. Intanto però l’imprenditrice mostrava di non aver inteso nulla degli strani movimenti che si stavano compiendo all’interno del proprio locale alle sue spalle, così che, credendo di poter fare un buon affare si dedica per qualche minuto alle “clienti”. Queste dopo aver acquistato capi per diverse centinaia di euro a “bottino pieno” fanno perdere poi le proprie tracce lasciando indisturbate il paese. Con l’avvicinarsi dell’estate e della stagione turistica quasi nel pieno dell’attività la nostra isola inizia a ripopolarsi di tanti ospiti, ospiti attesi e tanto desiderati, purtroppo non solo di questi. Da un po’ di anni infatti sono sempre di più i forestieri che raggiungono i nostri lidi per il controllo e la gestioni di strani giri e loschi affari. Uno di questi è rappresentato senza dubbio dalla classica truffa ai danni di imprenditori e semplici cittadini a cui vengono rifilate banconote false, carte di credito clonate oltre alla solita solfa del ladro di polli che ruba capi di abbigliamento e oggettistica. Davvero una novità, dunque, quella accaduta nei giorni nella cittadina termale. Intanto incassato il compenso per la merce venduta, un gruzzolo notevole, pagato con carta di credito, la proprietaria del negozio soddisfatta dell’affare concluso di li a poco si appresta a fumare una sigaretta prelevandola dalla sua borsetta, all’inizio non fa caso al fatto che la stessa stava aperta e in bella mostra, li accanto al casco e la giacchetta, sullo sgabello solito in fondo al negozio, ma di li a poco, mentre fuma sull’uscio del negozio, cominciano ad assalirla i primi dubbi e le perplessità, sospetti che come colpevoli pettegolezzi cerca di scacciare via dalla mente, eppure l’impeto e l’istinto la porta ad andare più in fondo. Fruga nella borsetta, cerca in ogni dove eppure non trova il portafogli. Lo avrà dimenticato a casa? Ma una rapida telefonata ai familiari cancella ogni possibilità! Il portafogli e sparito dalla borsa e con lui le quattro carte di credito e il bancomat… pochi contanti! Cosa sarà successo, è andato perso? Caduto inavvertitamente? Eppure il pensiero torna a quelle donne distinte che con tanta cura s’informavano delle possibilità di acquisto e shopping sull’isola, ad Ischia, sugli orari di chiusura degli esercizi commerciali, sui prezzi e sulla qualità del prodotto… ma a questo dubbio non v’era nessuna certezza. La corsa immediata al blocco delle carte di credito, due di queste difficili da chiudere, la denuncia per smarrimento alla locale stazione dei carabinieri, ma nel giro di un ora la banda bassotti in gonnella in giro per negozi, centri di telefonia e calzolai di Ischia Porto avevano saputo spendere tra una carta e l’altra la bella somma di 1300 euro, oltre ai liquidi. Da li a poco la banca informata dei fatti aveva confermato che con le carte di credito erano stati effettuati acquisti e movimenti di danaro, tentati e riusciti, presso altri centri commerciali dell’isola, centri che hanno poi sputo descrivere le donne che con fare distinto e zeppe di pacchi e buste giravano per le vie del corso e sul molo.La vittima ancora incredula di quanto le fosse accaduto ha così scoperto l’attendibilità del suo primo sospetto: le due malfattrici non erano altro che le clienti ospiti del suo punto vendita che spendendo e spandendo hanno ben pensato poi di fare una capatina nella sua borsetta portandogli via il portafogli e gli effetti personali salvo poi continuare nel loro ingegnoso e macchinoso piano truffaldino. Infatti il colpo era stato messo a segno con la tecnica del distrattore, mentre un soggetto si incaricava degli acquisti l’altro alle spalle individua la borsetta o l’oggetto del desiderio, lo trafuga e con insospettabile leggerezza torna far parte del quadretto, magari facendo accenni di consenso per le scelte effettuate. Alla fine pagano, senza battere ciglio, una grossa somma per le compere fatte con una carta di credito ed escono dal negozio, con l’obbiettivo di dedicarsi nel più breve tempo possibile ad altre spese a carico altrui e guadagno personale. Particolari ed aspetti allarmanti che gettano una ombra sullo sviluppo della criminalità sull’isola. Pensate che se ad Ischia la “strana coppia” girovagava carica di mercanzia, nel negozio casamicciolese non recavano nessun pacco, busta od altro. Come mai? C’è forse un basista? Chi si cela dietro le spella di questi due volti perfetti voltati al crimine? Da qui a pensare che molto probabilmente anche gli acquisti effettuati presso la Piazza della Marina fossero stati effettuati con la stessa tecnica il passo è breve e dunque quante le vittime reali ed effettive dell’artificioso piano sul nostro territorio? Particolari questi che forse rimarranno senza risposta e che soprattutto in questo destando forti preoccupazioni negli imprenditori locali che lottano contro una mano invisibile che potrebbe colpire con metodi e strumenti inattesi e temibili, un vero colpo, uno sgarro magari, che potrebbe letale per un economia e duna imprenditoria che si legge due labili e sottili fili di equilibrio economico che per questo ci porta a non divulgare dati, nomi e ulteriori particolari della cronaca riportata, anche per stessa ammissione dello sfortunato protagonista della vicenda, quale supporto ed aiuto a quanti operano nel settore, chiamati a tenere gli occhi aperti e a diffidare di banconote false, assegni taroccati e molto altro ancora. Sul caso indagano gli inquirenti che indagano a 360 gradi senza escludere alcuna ipotesi. |
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