Bologna: I tecnopoli, fra realta' e propaganda

Nel 2008, la Regione Emilia Romagna ha avviato l’iter di realizzazione di 10 Tecnopoli, erogatori di servizi per la ricerca industriale, lo sviluppo sperimentale ed il trasferimento tecnologico; Tecnopoli coordinati in una rete regionale  per l’Alta Tecnologia.
Il progetto dei Tecnopoli prevede un intervento di centinaia di milioni di euro da parte della Regione e degli Enti Locali che metteranno a disposizione aree ed infrastrutture. Il finanziamento prevede inoltre l’acquisto di attrezzature scientifiche e l’erogazione di nuovi contratti lavorativi per i ricercatori.
Per le realizzazioni infrastrutturali relative al tecnopolo di Reggio Emilia, il Comune ha previsto un investimento pari a 5.500.000 euro, mentre l’Università di MO.RE, per la realizzazione dei laboratori e dei programmi di ricerca, investirà 25.642.000 euro. In attuazione del progetto, il 26 ottobre 2013 è stato inaugurato il Tecnopolo di Reggio Emilia: in tale occasione, un artigiano protestò pubblicamente in quanto non era ancora stato retribuito per il lavoro eseguito in fase di recupero della struttura delle ex Officine Reggiane.
In ragione della propensione della Regione Emilia Romagna e delle Amministrazioni  comunali di sinistra, specie in  questa fase pre-elettorale, di trasformare in realtà i progetti sulla carta, il Consigliere Fabio Filippi ha interrogato la Giunta regionale per conoscere a quale punto siano l’acquisto delle tecnologie scientifiche e l’erogazione dei nuovi contratti lavorativi ai ricercatori.
Filippi ha altresì chiesto di conoscere se siano stati saldati i compensi dovuti a tutti coloro che hanno lavorato alla progettazione del Tecnopolo reggiano e se si siano verificate con le imprese le situazioni contabili, prima di organizzare cerimonie inaugurali.
L’Assessore alle attività produttive della Regione Emilia Romagna, Gian Carlo Muzzarelli, ha così risposto: “ Sono stati realizzati 36 laboratori, mentre sono già al lavoro 560 ricercatori dedicati e oltre 1000 ricercatori strutturali part-time. Per quanto riguarda le infrastrutture, la situazione è più variegata, sia per la difficoltà degli Enti nella progettazione ed approvazione dei progetti, che per i vincoli finanziari previsti dal patto di stabilità. Tutti i progetti hanno un orizzonte temporale che prevede il completamento e la funzionalizzazione entro il 2015 ed un costo complessivo di 241 milioni di euro.. Per quanto riguarda il completamento delle procedure amministrative ed il pagamento dei fornitori, la Regione è in grado di rispondere solo in  parte”.
Infine Muzzarelli ha evidenziato che “l’inaugurazione del Tecnopolo di Reggio Emilia è stata organizzata dal Comune di Reggio Emilia e non dalla Regione”.
Il Consigliere Filippi si è dichiarato insoddisfatto della riposta dell’Assessore Muzzarelli, in quanto ritiene che si sia proceduto all’assunzione di ricercatori prima di aver completato la costruzione dei laboratori, in base ad una logica  che non è imprenditoriale, ma clientelare. Filippi ritiene inoltre che la realizzazione delle infrastrutture stia procedendo con tempi troppo lunghi, tanto che l’Assessore stesso ha riconosciuto che “la situazione delle infrastrutture è più variegata”.
A conferma di ciò l’Assessore parla di completamento del progetto dei Tecnopoli nel 2015, ma in realtà mette le mani avanti riferendosi ad una programmazione “proiettata al 2020”.
Preoccupa invece quanto scritto dall’Assessore circa il fatto che la Regione è in grado di provvedere solo in parte al pagamento dei fornitori. Chi provvederà dunque?
Sembra emblematica poi l’affermazione dell’Assessore Muzzarelli circa il fatto che “l’inaugurazione del Tecnopolo di Reggio Emilia è stata organizzata dal Comune di Reggio Emilia e non dalla Regione”.
L’intento propagandistico, dunque, è nato a Reggio Emilia, e ciò la dice lunga sulla serietà di questa Amministrazione.
Ufficio stampa
In allegato.
copia dell’atto ispettivo presentato il 11/11/2013
copia della risposta dell’Assessore Muzzarelli.
Fabio FILIPPI   
Bologna, 30 Dicembre 2013