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ModenaNews - Sanita'
Scritto da Il Consigliere regionale Dott. Andrea Leoni   
Venerdì 06 Dicembre 2013 17:20

Modena: Sanità Leoni: Trasferimento clinica senologica da Sassuolo a Modena? La Regione spieghi i motivi di questa scelta

Il Consigliere regionale Andrea Leoni ha rivolto una interrogazione alla Giunta per sapere se la Regione conferma l’imminente trasferimento del servizio di chirurgia senologica dell’ospedale di Sassuolo al Policlinico di Modena e, in caso affermativo, con quali tempi.
Il consigliere, in particolare, chiede di conoscere: le ragioni alla base di tale decisione e come questa sia compatibile con il fatto che il trasferimento non fosse previsto dal Pal e da chi e in quale sede istituzionale sia stata assunta la decisione di trasferire il servizio. Leoni vuole inoltre conoscere le ragioni per le quali tale decisione non sia stata oggetto di preventiva comunicazione e confronto con gli enti locali interessati e se la Giunta regionale concordi sull'opportunità di convocare la conferenza sanitaria provinciale al fine di garantire agli enti locali la massima chiarezza su tale decisione e le opportune forme di confronto preliminare alla sua assunzione in via definitiva.
Di seguito il testo dell'interrogazione presentato alla Regione Emilia Romagna
Bologna, 5 dicembre 2013
Comunicato stampa
6 dicembre 2013

Al Presidente dell’Assemblea Legislativa della Regione Emilia Romagna

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

Il sottoscritto Andrea Leoni, Consigliere regionale,

alla luce
- delle notizie, divulgate a mezzo stampa, relative all'imminente trasferimento del servizio di chirurgia senologica dell’ospedale di Sassuolo presso il Policlinico di Modena;

considerato

- che tale decisione, se confermata, non sarebbe stata oggetto di nessuna scelta condivisa con le amministrazioni locali del distretto sanitario di Sassuolo, né tantomeno oggetto di comunicazione agli stessi comuni interessati;
- che tale trasferimento non risulterebbe nemmeno contemplato nel Pal della sanità provinciale recentemente approvato che, anzi, attribuisce all'ospedale di Sassuolo un ruolo di primo livello nel sistema sanitario della provincia di Modena;
- che i dati relativi all'attività svolta dal servizio di chirurgia senologica dell’ospedale di Sassuolo che registrano, nel 2012, l’esecuzione di 196 interventi, in netto e costante aumento rispetto all'apertura del servizio stesso, avvenuta 5 anni fa, ed il rispetto dei tempi di attesa previsti per tale tipo di patologia, confermano l’assoluto livello di eccellenza garantito dalla struttura;
- che la notizia del trasferimento ha generato molta apprensione tra la popolazione, fortemente preoccupata per l’allontanamento e per la mancanza di garanzie rispetto al futuro di un servizio fino ad ora dimostratosi di eccellenza;

valutato

- che se fosse confermata, tale ipotesi di trasferimento provocherebbe di fatto la scomparsa di un servizio fondamentale nell'unico ospedale di riferimento di tutta l’area sud della provincia di Modena;
- che se confermata, tale decisione risulterebbe incomprensibile sia nel metodo, in quanto non prevista dal PAL né oggetto di alcune comunicazione alle amministrazioni locali, sia nel merito, in quanto lesiva sul piano dell’offerta dei servizi;
- che tali scelte così fortemente impattanti rispetto non solo all'ospedale di Sassuolo, ma rispetto all'equilibrio e all'organizzazione dell’intera rete dei servizi sanitari del distretto, andrebbero valutate con i comuni dei territori interessati e nelle sedi istituzionali preposte prima fra tutti la conferenza sanitaria provinciale di Modena;

INTERROGA


la Giunta regionale dell’Emilia Romagna per sapere:

1) se confermi il trasferimento del servizio di chirurgia senologica dell’ospedale di Sassuolo ed, in caso affermativo, con quali tempi;
2) quali ragioni siano alla base di tale decisione, e come queste siano compatibili con il fatto che il trasferimento non fosse previsto dal PAL;
3) da chi ed in quale sede istituzionale sia stata assunta la decisione di trasferire il servizio;
4) le ragioni per le quali tale decisione non sia stata oggetto di preventiva comunicazione e confronto con gli enti locali interessati;
5) se concordi opportuna la convocazione della conferenza sanitaria provinciale al fine di garantire agli enti locali la massima chiarezza su tale decisione e le opportune forme di confronto preliminare alla sua assunzione in via definitiva.
Andrea Leoni