Commercianti costretti ad ostruire le prese d’aria degli scantinati per evitare che i grossi roditori si riversassero nella piazza principale allarmando turisti e passanti. Intanto l’emergenza resta, le piogge scarse dei mesi scorsi e la conseguente siccità fanno delle fogne un prolifico habitat dove le specie prolificano per poi abbandonare le tane alle prime acque. L’emergenza zanzare è divenuta oramai una costante delle nostre giornate, e oramai non più solo delle giornate estive di afa e di calura, ma quella di ratti e blatte che si annidano sul nostro territorio comparendo nei luoghi più disparati e sin ora insoliti risulta in talune circostanze imbarazzante, facendo registrare una anomala adattabilità di queste ultime nelle aree a più alta densità turistica del paese. Prolificandosi e moltiplicandosi in maniera esponenziale invadono sin anche i principali punti di ritrovo, tanto che le si può vedere passeggiare tranquillamente per le piazze, noncuranti degli sguardi attoniti e atterriti di quanti ne avvertono l’inquietante presenza. Increscioso l'episodio verificatosi nella piazza centrale della Marina, quando toponi dalle notevoli dimensioni hanno fatto capolino dalle prese d’aria degli scantinati di alcuni locali del centro, tanto da spingere i gestori ad ostruirle con mezzi di fortuna in modo da evitare ulteriori “evasioni”. Le temperature elevate di subito seguite dal maltempo di queste trascorse settimane hanno comportato la recrudescenza improvvisa di una serie di problemi soprattutto igienici, acuiti poi dalle conseguenti piogge, un clima anomalo, che comunque non riesce a sventare il problema siccità.Da non sottovalutare dunque l'invasione d'insetti e ratti, soprattutto in alcune zone del paese e in prossimità delle fonti d'acqua e dei canali fognari. Anche nel detto Ponte della Lava all’incrocio Ancora, notabile la presenza dell’indesiderato muride, oltre al puzzo insopportabile di fogna, nel quartiere di Perrone non pochi i problemi per il reiterarsi del problema connesso ad un tombino frequentemente soggetto alla tracimazione. Nella giornata di ieri i topacci l'hanno fatta da padrona, così come in località San Pasquale, sempre a Casamicciola. Molti residenti della zona si sono accorti di uno strano movimento nei pressi dei marciapiedi, sotto le abitazioni, c'erano ratti grossi come gatti che passeggiavano in tutta tranquillità per le strade. Mentre a piazza Maio, all’imboccatura della piccola via Nizzola a pochi passi da rinomate strutture alberghiere ed esercizi commerciali, il problema topi si fa sempre più emergenza con gli indesiderati ospiti che dai cespugli di rovi mai ripuliti addirittura s'intrufolano in casa dai vani e dalle finestre, molto spesso creando non pochi disagi agli abitanti costretti a continue e ripetute disinfestazioni per altro costosissime visto il ritmo incessante con cui bisogna richiederle per far fronte alla sgradito e pericoloso inconveniente. Quanto tempo ancora bisogna attendere per poter ottenere una urgente disinfestazione? Sarebbe il caso di provvedere quanto prima ad eliminare il pericolo visto che di un vero e proprio pericolo si tratta, eppure il comune ha provveduto, ma l'intero territorio, non solo casamicciolese, necessita di ulteriori e più completi interventi d'igienizzazione e lotta ai parassiti e agli indesiderati roditori per debellare e sconfiggere completamente il problema in questo periodo di forte ed incontrollata allarme. Preoccupazione per i soggetti allergici, urge, dunque, un immediato intervento. Secondo il Codacons il "massacro" portato avanti dalle zanzare e le invasioni parassitarie e "topastre" di questi giorni non ha niente di ineluttabile, in molti casi si potrebbe ipotizzare l'omissione di atti di ufficio, ovvero in termini meno legali, il comune o la città, dove le fastidiose invasioni si sarebbero verificate, non avrebbero attivato per tempo le operazioni di prevenzione. Apparentemente non sembra essere il nostro caso. Tutto questo per dire che qualcosa si può fare, ma farlo prima, molto prima che esploda il caldo, puntando dritti alla disinfestazione delle larve e dei piccoli esemplari a seconda dei casi. Dopo, quando la temperatura esplode, la lotta diventa impari e patetica: le zanzare si fanno adulte e cominciano ad avvertire la loro fame leonina, i topi diventano "zoccole". Anche se il comune si è fatto carico di una esosa spesa, per disinfettare l'intero territorio con delle sostanze non tossiche, inodori ma efficaci, purtroppo non è bastato per eliminare l'invasione perché le zanzare e altri tipi di insetti provengono anche dai comuni limitrofi. Non vorremmo però che il sindaco incappasse nello stesso errore del primo cittadino di Milano che si trova a dover difendere il suo comune dall'accusa di essere arrivato troppo tardi con la disinfestazione, tra l'altro più tossiche a base di adulticidi. Se ad una buona derattizzazione,dunque, non si accosta una corretta gestione del territorio, gli spazi liberi verranno ricolonizzati in meno di sei mesi da popolazioni più forti e forse più resistenti anche ai nostri veleni. Dove vivono L’uomo ha creato una moltitudine di rifugi ottimali come le discariche a cielo aperto, le reti fognarie in cattive condizioni di manutenzione e gli accumuli di materiale abbandonato delle imprese edili. A questi aggiungiamo le fognature stradali e anche le auto lasciate ferme per parecchio tempo dove il vano motore offre un ottimo riparo. Alcune specie, come Rattus rattus trovano rifugio nel verde pubblico, sopra palme, pini e dentro siepi di pittosforo. Lo stesso Rattus rattus è un ottimo arrampicatore e siccome le nostre abitazioni e gli edifici sono sia un’ottima fonte di cibo che un buon riparo, bastano un tubo di scolo delle acque piovane appoggiato alla parete dell’edificio o un albero vicino alla costruzione per permettergli di trasferirsi a casa nostra. Rapporti con l’uomo I commerci e i trasporti hanno diffuso questi animali in tutti i paesi civili, dove arrecano gravi danni che si possono raggruppare in due categorie: o danni economici: sono legati all’attività di costruzione del nido e alla ricerca del cibo che porta il muride ad “assaggiare” (chi con più diffidenza chi con meno) qualsiasi sostanza gli capiti sotto i denti, dai sacchi per alimenti, ai cavi elettrici al polistirolo espanso. o danni sanitari: sono molte le malattie che possono essere trasmesse da questi roditori direttamente attraverso le deiezioni sugli alimenti o indirettamente attraverso le pulci ectoparassite (peste, tifo, salmonella, rabbia, febbre gialla, leptospirosi).
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