Bologna: Oneri insostenibili per i piccoli allevatori, fuori standard le tariffe regionali sui controlli veterinari
“La revisione del tariffario regionale relativo alle prestazioni rese dai Dipartimenti di Sanità pubblica delle Aziende Unità Sanitarie Locali sta creando problemi ai piccoli allevatori avicoli. I controlli veterinari e di igiene degli alimenti sono i medesimi, le spese identiche, sia per le aziende di consistenti dimensioni sia per quelle piccole e con capi di modesto valore economico. In questo modo si creano evidenti squilibri di mercato.
Si colpiscono anche quelle aziende nelle quali non si sono mai state riscontrate irregolarità. La tariffa decisa dalla Regione alla quale sono soggetti anche gli allevamenti di piccoli capi come i polli e i pulcini è iniqua: i controlli e le verifiche, da parte dei veterinari dell’Ausl, vengono effettuati a cadenza di dieci giorni e riguardano dieci capi, per un costo complessivo mensile, per le aziende, di 374 euro. Superfluo dire che per gli allevamenti avicoli che trattano animali di piccola taglia, con introiti modesti, la cifra fissata dalla Giunta può trasformarsi in un costo non sostenibile. Che potrebbe tradursi anche nella chiusura dell’allevamento. Non vorremmo che, ancora una volta, l’obiettivo sia quello di garantire il monopolio del settore alle grandi cooperative rosse.” A sollevare il problema attraverso un’interrogazione è il Consigliere regionale del Pdl Fabio Filippi. “Attraverso un atto ispettivo regionale – conclude Filippi – ho chiesto alla Giunta di rivedere, in merito ai piccoli allevamenti avicoli, il tariffario sulla Sanità pubblica, prevedere nuovi parametri, distinzioni tra le varie aziende in base alle dimensioni e al numero di capi presenti, evitando, in questo modo, squilibri di mercato.” Ufficio Stampa Gruppo Assembleare Pdl Fabio Filippi Bologna, 05/07/2012
Bologna: Interrogazione
Il sottoscritto Fabio Filippi, Consigliere regionale del Gruppo Popolo della Libertà, Premesso Che la delibera assembleare oggetto n. 2102 del 22 dicembre 2011 “Approvazione del tariffario delle prestazioni rese dai Dipartimenti di Sanità pubblica delle Aziende Unità Sanitarie Locali, di cui all’art. 14 della L.R. 4 maggio 1982, n. 19 (Norme per l’esercizio delle funzioni in materia di igiene e Sanità pubblica, veterinaria e farmaceutica)”, proposta della Giunta regionale n. 1804 del 5 dicembre 2011, relativamente l’aggiornamento del tariffario delle prestazioni svolte dai Dipartimenti di Sanità pubblica delle Aziende Unità Sanitarie Locali, nel capitolo concernente le “prestazioni veterinarie e di igiene degli alimenti”, nella sezione “Altre certificazioni, attestazioni o pareri, richiesti da privati nel loro interesse, inerenti alla sanità animale ed igiene delle produzioni e degli allevamenti compreso pareri sul benessere animale” si fissa, relativamente i controlli veterinari, per gli allevamenti, una tariffa corrispondente a 6.00 euro per ogni singolo prelievo di sangue e a 10.00 euro per ogni singolo tampone; Che tali importi vengono applicati anche per pollame, pulcini e, in generale, per gli animali di piccola taglia, capi di modesto valore economico; Che i controlli e le verifiche, da parte dei veterinari dell’Ausl, nei singoli allevamenti, vengono effettuati a cadenza di dieci giorni (il terzo controllo del mese è gratuito) e riguardano dieci capi, per un costo complessivo mensile, per le aziende, di 374 euro; Sottolineato Che, attualmente, le spese cui sono sottoposte le aziende sono le medesime sia per gli allevamenti di consistenti dimensioni sia per gli allevamenti di piccole dimensioni; Che relativamente le aziende di piccole dimensioni la cifra mensile fissata dalla Regione per i controlli veterinari risulta incongrua, il rischio è quello dell’uscita dal mercato e della cessazione dell’attività, in particolare per gli allevamenti di capi di piccolo taglio, come gli allevamenti avicoli; Interroga la Giunta per sapere Se non reputi opportuno fissare nuovi parametri, prevedendo distinzioni tra le varie aziende in base alle dimensioni, al numero di capi presenti e al valore economico del singolo capo, evitando, in questo modo, squilibri di mercato. Fabio Filippi
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