Harry Potter e il principe mezzosangue, un successo scandaloso |
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NapoliNews - Intrattenimento | |||
Scritto da Achille Della Ragione | |||
Lunedì 27 Luglio 2009 20:35 | |||
Confesso di non aver visto alcuno dei precedenti film della saga di Harry Potter e me ne vanto e di essermi convinto a visionare l’ultimo unicamente spinto dalla curiosità di cercare di capire lo scandalo di un libro, da cui è tratta la pellicola, che vende in una settimana 72 milioni di copie, mentre l’enciclica del pontefice, stampata in venti lingue, ne venderà solamente 600.000. Anche ai botteghini un trionfo e tutti i precedenti record di incasso battuti, a dimostrazione che anche in piena estate il pubblico risponde, se viene offerto un prodotto che soddisfi i suoi gusti.La trama ricalca le storie precedenti, incentrata sull’eterna lotta tra il Bene ed il Male, l’unica novità è la maggiore età dei protagonisti, oramai sensibili agli stimoli ormonali ed impegnati nelle prime schermaglie amorose: tornato il Signore Oscuro, il Male invade il mondo babbano e quello magico. Harry, dopo aver passato l'estate lontano dagli zii, è raggiunto da Silente che cerca il suo aiuto per convincere il professor Horace Lumacorno a riprendere il ruolo di professore di pozioni ad Hogwarts ma soprattutto per recuperare un importante ricordo che il vecchio insegnante custodisce gelosamente e che potrebbe fornire importanti indizi sul passato di Voldemort. Gli effetti speciali sono come sempre spettacolari, mentre gli episodi spesso non rispettano il pensiero della Rowling, la scrittrice, con grande malcontento di tutti coloro, e sono tantissimi a leggere il loro disappunto sui blog, che vorrebbero il film più fedele a ciò che viene raccontato nel libro. Gli intrighi amorosi ci presentano un protagonista diverso dal solito, più simpatico ma anche meno magico, più sviluppato sul campo dei rapporti interpersonali. Ma il risultato non è poi così felice come si potrebbe pensare: i toni da commedia adolescenziale finiscono per rendere poco percettibili gli accenni horror che la saga di Harry Potter da sempre predilige, e le turbe sentimentali passano dunque in primo piano a discapito dell'azione. Possiamo concludere che per gli appassionati del genere questo "Principe Mezzosangue" è un film godibile, che saluta con nostalgia, anche se con poco pathos, uno dei personaggi più apprezzati del mondo potteriano, che sotto la folta barba e i lunghi capelli bianco argentati ha trovato l'eccezionale performance di un Michael Gambon (senza nulla togliere al Richard Harris, scomparso dopo il termine delle riprese del secondo episodio) il cui sguardo ha saputo ben sintetizzare saggezza, affetto e paternità. Achille della Ragione
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Ultimo aggiornamento Lunedì 27 Luglio 2009 20:51 |