Accade a Forio: trasferimento di sabbia da un lido ad un altro con Ordinanza del III Settore, 04/07/2009 |
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ForioNews - Cronaca | |||
Scritto da Nicola Lamonica | |||
Giovedì 09 Luglio 2009 19:08 | |||
si sottrae sabbia dalla spiaggia libera della Chiaia per buttarla a mare più avanti, alla Spinesate il tutto per ripristinare un lido che il mare ha eroso e le altre istituzioni “ stanno a guardare “. Questi i fatti e se essi non avessero risvolti di carattere istituzionale e di regole da rispettare, ci verrebbe da sorridere. Si tratta, così almeno viene rappresentata la vicenda, di una operazione di trasferimento di sabbia che si legittima dal fatto che c’è un precedente nel Comune d’Ischia che “ fa scuola”. A questo punto, per fare chiarezza la sottoscritta Ass.ne Proletaria.it pone le seguenti domande : Anzitutto domandiamoci se nella legislazione statale e regionale c’è questa possibilità del trasferimento di sabbia? E se c’è, quali sono le circostanze che lo consentono? E perché essa avviene oggi, dopo aver assegnate le aree, e non un attimo prima? Dal momento che la detta “ridistribuzione” di sabbia comporta comunque un’alterazione dell’insieme delle area demaniali disponibili alla fruizione pubblica, attuarla non comporta una conseguente rideterminazione delle assegnazioni degli arenili al fine di conservare quel rapporto utenti/ metri quadri che è alla base di un corretto provvedimento amministrativo che voglia salvaguardare il diritto del privato concessionario senza penalizzare l’utenza pubblica? come mai l’Ass.re non si rivolge anche all’Aff. Tecnico e chiama in causa solo l’Ufficio Demanio quando sa benissimo che detto Ufficio Demaniale, fatto salvo l’atto deliberativo istitutivo, non è ancora ristrutturato per compiti tecnici riferibili al settore demaniale di competenza? come mai detto Ufficio Demaniale accetta per buono il suggerimento dell’ Assessore Delegato e pensa di risolvere un problema di erosione di linea costa con discutibili atti amministrativi? Il giusto procedimento è mancato e così anche il controllo pubblico sull’intera operazione! e meno male che al Comune tra i funzionari c’è qualche tecnico che, investito del problema a cose fatte, abbia ancora il coraggio di dire di No alla leggera gestione dichiarando nei fatti la insostenibilità dell’iniziativa. Il fatto, comunque, rimane grave in sé sia perché si è voluto forzare la norma e sia per il discredito che esso getta sulla credibilità dell’ Ente Comune. Ma anche perché ha creato nella popolazione locali ingannevoli aspettative che sono irrisolvibili al di fuori della corretta applicazione delle procedure e delle regole del buon governo. Forio 04 luglio 2009 Nicola Lamonica L’Ass.ne Proletaria.it di Forio
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Ultimo aggiornamento Giovedì 09 Luglio 2009 20:29 |